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Mutui seconda casa

I mutui per la seconda casa costituiscono, per la maggior parte degli italiani, l’unica possibilità per acquistare un'abitazione per le vacanze o magari  un immobile da lasciare ai figli quando si passa a miglior vita.
 
Si sa infatti che un’abitazione spesso non basta, specialmente quando si ha una famiglia numerosa o con esigenze particolari.
In più possedere un appartamento può essere una forma di investimento molto favorevole.
 
Una seconda casa  spesso mette al riparo da qualunque rischio, visto che il mattone è la forma di investimento più sicura che ci sia ed è particolarmente consigliabile oggigiorno e dato che in molti casi un affitto costa quanto la rata di un mutuo.
 
Generalmente, l’importo massimo concesso dalle banche per un mutuo immobiliare sulla seconda abitazione non supera l’80% (come avviene per i mutui immobiliari per la prima casa).
 
C’è da dire però che i mutui immobiliari per la seconda casa sono maggiormente penalizzanti nelle condizioni di finanziamento rispetto ad un mutuo per la prima casa, visto che sono previsti meno sgravi fiscali per questo tipo di mutui immobiliari (come è ovvio che sia visto che i mutui per la prima casa beneficiano di condizioni agevolate poiché si tratta dell’abitazione principale dove il nucleo familiare va a  vivere).
 
La durata massima di un mutuo immobiliare per la seconda casa è in genere di 30 anni.
 
Ovviamente la forma di mutuo immobiliare varia da istituto di credito a istituto di credito (garanzie, somma erogabile, durata del finanziamento immobiliare) il mutuatario (colui che richiede il prestito immobiliare) potrà scegliere il tipo di tasso d’interesse del mutuo, così come avviene per i mutui sulla prima casa: tasso fissotasso variabile, tasso variabile con Cap, tasso variabile con rata costante, tasso misto. 

Caratteristiche di un mutuo per la seconda casa

I mutui  per la seconda casa non godono dell’imposta sostituitiva dello 0.25% (cosa che avviene per i mutui immobiliari sulla prima casa) ma subiscono una tassazione dell’importo finanziato pari al 2%, aumentando così di ben 8 volte le spese aggiuntive.
 
Per non versare questa “cospicua” eccedenza è necessario spostarsi in una seconda casa esclusivamente per motivi di lavoro.
In questo caso, infatti, il secondo immobile di proprietà  potrà persino essere affittato, senza essere tenuti a rinunciare alle detrazioni sul mutuo.
 
Stesso discorso quando il trasferimento avviene per motivi di salute, anche qui sarà possibile affittare l’appartamento senza perdere gli sgravi fiscali fin lì ottenuti. 

Considerazioni Finali sui Mutui seconda casa 

Si sa che un’abitazione è un investimento sicuro, specialmente in quest’epoca caratterizzata dalla crisi finanziaria e dalla conseguente crisi del mercato del lavoro.
 
Possedere una o più abitazioni è preferibile, visto che un tetto sulla testa fa sempre comodo e spesso può offrirci una rendita importante qualora decidessimo di fittarla.
Senza contare  che  potendo disporre di una seconda casa si potrà risparmiare sulle vacanze, non avendo necessità di un alloggio.
Un’abitazione non si deprezza mai, tranne in casi particolari (paesini con una scarsa densità abitativa tagliati fuori dal mercato del lavoro).
Chi ha possibilità di richiedere un mutuo per la seconda casa ha quindi tutto di che guadagnare nel provare ad acquistare una nuova abitazione.

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