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Piano di ammortamento francese
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I tassi di riferimento del mutuo

A livello europeo dobbiamo considerare due tassi di riferimento nell’erogazione dei mutui:
l’Eurirs o Irs per i mutui a tasso fisso e l’Euribor per quelli a tasso variabile.

Abbiamo poi altri tassi da esaminare:

Libor
Il Libor o Eurolibor sta per "London Inter Bank Offered Rate". Analogo all’Euribor, è il tasso di interesse che si applica, sul mercato di Londra, ai prestiti tra le banche. È un indice finanziario utilizzato per calcolare le variazioni dei tassi dei mutui denominati in valute non Euro (come ad esempio il franco svizzero).

Tasso capped rate
Detto anche CAP rientra nella tipologia dei mutui a tasso variabile. C’è una differenza però, all’atto della stipula del contratto viene fissato un limite massimo predeterminato oltre al quale il tasso di interesse non potrà mai salire, anche nel caso in cui i tassi di mercato dovessero superarlo.
In genere, tale garanzia presuppone uno spread più elevato rispetto al tasso variabile normale.
Il consumatore si tutela contro forti impennate verso l’alto del mercato dei cambi mantenendo però inalterata la convenienza del mutuo a tasso variabile.

Tasso bilanciato
Il tasso bilanciato detto anche MIX è composto da una parte a tasso fisso ed una a tasso variabile. Il mutuatario potrà optare tra diverse soluzioni, modificando il tasso di interesse a seconda del diverso peso che preferisce dare al tasso fisso rispetto a quello variabile.
Il debito viene diviso in una frazione regolata a tasso fisso ed una a tasso variabile. L’importo della rata viene determinato dalla somma di entrambe.
I mutui a tasso bilanciato hanno la caratteristica fondamentale di bilanciare i tassi all’interno di ogni singola rata che forma il mutuo.
Optando per questa tipologia di mutuo, si può trovare l’equilibrio più conveniente tra i vantaggi e le caratteristiche derivanti dai tassi di interesse sia fisso che variabile.

Ribor (Rome Inter Bank Offered Rate)
Fino al 1998, questo indice veniva usato come parametro di riferimento per i mutui a tasso variabile ed era rilevato sulla piazza di Roma da un campione dei maggiori istituti di credito italiani.
Dopo l’arrivo dell’euro si è deciso di creare un tasso interbancario europeo valido per tutti i Paesi che hanno adottato l’euro come moneta.

Prime rate Abi
E' il tasso medio del sistema bancario rilevato ogni 15 giorni dall'Associazione Bancaria Italiana (A.B.I.).

Tan
TAN sta per "Tasso Annuo Nominale"
è il tasso di interesse annuo applicato ad un prestito che deve essere versato al finanziatore al termine dell’anno.
Generalmente nei comuni piani di ammortamento dei mutui, questo interesse non viene pagato in un’unica soluzione a fine anno ma viene distribuito su ogni rata a scadenza.
Per poter valutare la convenienza di un finanziamento, non è sufficiente conoscere solo la percentuale del tasso annuale applicato ma occorre sapere anche in che misura incidono una serie di oneri tipo: spese di istruttoria, spese per assicurazioni o garanzie ecc.

Tasso d’ingresso
Allo scopo di attrarre più clienti, alcune banche offrono degli interessi “promozionali” e quindi molto bassi per un breve periodo iniziale che va dai tre ai sei mesi. Terminato tale periodo viene applicato il tasso normale detto tasso a regime, che è più elevato.

Tasso a regime
Viene calcolato dopo il periodo di tasso d’ingresso, viene quindi adottato il tasso ufficiale, cosiddetto a regime.
Nelle forme di mutuo è molto importante porre attenzione se sia stato adoperato il tasso d’ingresso o il tasso a regime, particolare attenzione va prestata al TAEG dove oltre alle spese legate al mutuo è indicata l’esistenza del tasso d’ingresso.

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