È un prestito in denaro, generalmente erogato da una banca e garantito da ipoteca.
Il mutuo in genere viene richiesto per sopperire alla mancanza di una parte della somma necessaria per acquistare, costruire o ristrutturare la propria casa.
Il richiedente deve avere la maggiore età ed essere cittadino italiano o cittadino straniero con residenza in Italia. Il finanziamento viene comunque concesso sulla base di valutazioni e precauzioni sufficienti; chi richiede un mutuo deve dimostrare alla Banca di essere in grado di restituire la somma avuta in prestito.
Dipende dalle banche, in genere i mutui hanno durata 5/10/15/20 anni.
Trimestralmente o semestralmente, a scelta del cliente.
L'importo massimo finanziabile è pari al 80% del valore del bene immobile oggetto dell'ipoteca. Il mutuo non copre solitamente l'intero prezzo d'acquisto dell'immobile. Un mutuo fondiario copre, di norma, tra il 60% e l'80% del valore dell'immobile. Esistono anche i finanziamenti per il 100% del valore dell’immobile e a volte anche per percentuali superiori, sviluppati dagli intermediari per far fronte alla richiesta dei mutuatari e all’aumento dei prezzi degli immobili.
Per ottenere il mutuo è indispensabile concedere almeno una garanzia: l'ipoteca.
Ammortamento significa restituzione graduale di un debito mediante rate. Il contratto di mutuo fissa la somma data in prestito, il termine entro il quale il debito deve essere pagato, le scadenze delle singole rate (trimestre o semestre) e il tasso di interesse.
In base a questi elementi si calcolano le rate di rimborso comprensive di capitale e interessi. Lo schema di estinzione di un debito effettuato secondo questi parametri si definisce piano d'ammortamento. Vi sono diverse tipologie di ammortamento del mutuo. Il più comune è il piano di ammortamento che prevede un rimborso in rate costanti (ammortamento francese). Meno frequenti sono i piani a “rate decrescenti” (quota di capitale costante).
L'insieme delle rate rappresenta il rimborso totale del capitale e degli interessi. Le rate scadono a intervalli determinati e per lo più uguali nel tempo, di norma trimestralmente o semestralmente. Le componenti della rata sono due: quota capitale e quota interessi.
In un piano d'ammortamento a rate costanti le due componenti seguono andamenti inversi: la quota interessi diminuisce via via che si pagano le rate e quella di capitale aumenta.
È il compenso spettante alla banca che presta il capitale per un certo periodo di tempo.
I tassi di interesse comunemente applicati sono: fissi, variabili e misti. In caso di tasso fisso, il tasso applicato non varia durante tutta la durata del prestito. In caso di tasso variabile, il tasso varia in dipendenza dell'andamento dei mercati finanziari. Per la determinazione del tasso d'interesse si fa riferimento ai parametri del mercato monetario o finanziario (ad esempio Euribor, Libor, ecc.) ai quali viene aggiunto uno “spread” (commissione a favore della banca: in Italia generalmente compresa tra lo 0,50 e il 2,00 per cento). Quando durante l'ammortamento del mutuo è possibile modificare, alle scadenze e alle condizioni stabilite in contratto, il tipo di tasso applicato inizialmente, si opta tra il tasso fisso e il tasso variabile. Si ha allora il mutuo a “tasso misto”.
Gli interessi di mora (o moratori) risarciscono la banca per il danno dovuto al ritardato pagamento rispetto alla scadenza prefissata della rata. Vengono stabiliti nel contratto di mutuo ed sono determinati a un tasso di interesse superiore a quello relativo agli interessi contrattuali.
L’ipoteca è una garanzia reale. Essa viene costituita mediante iscrizione in pubblici registri e può colpire solo beni immobili. In caso di insolvenza del debitore, essa attribuisce alla banca la possibilità di espropriare in via privilegiata i beni vincolati a garanzia del suo credito.
A seconda che il richiedente sia un libero professionista, un’azienda o un privato la documentazione da presentare alla banca per poter ottenere un mutuo varia. E varia anche da istituto a istituto.
Il mutuatario è tenuto a sostenere alcune spese accessorie:
- commissioni di istruttoria pratica
- spese per perizia tecnica immobiliare (quando richiesta)
- spese notarili
- imposta sostitutiva per i finanziamenti a medio termine
- costo dell’assicurazione
Sì, il contratto di mutuo deve essere stipulato con un notaio, nella forma di atto pubblico o di scrittura privata in forma autenticata. Tali forme sono previste dalla legge per dare all’ipoteca la necessaria pubblicità e quindi, l’opposizione a terzi.
Sì, è possibile e solitamente è prevista una penale da calcolarsi sul capitale ancora da rimborsare.