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Guida al risparmio sui mutui

Come sappiamo i mutui coprono in genere l’80% del valore dell’immobile; è inoltre importante considerare che la rata massima che il mutuatario può sostenere ammonta indicativamente al 30% del suo reddito mensile.

Un aspetto che le banche vedono di buon occhio è l’anticipo in quanto dimostra la capacità di risparmio del cliente che richiede un mutuo.

E non solo.

L’anticipo consente di ridurre e non di poco i costi del mutuo, infatti maggiore è la cifra data in acconto maggiore sarà il risparmio.

Concentriamoci su alcuni accorgimenti che possono essere utili per cercare di risparmiare e quindi riuscire ad accantonare nel minor tempo possibile la somma che servirà come anticipo nel momento in cui si richiede un mutuo per l’acquisto prima casa, ma anche per prevedere l’importo che si potrà accantonare mese per mese per pagare le singole rate.

Partiamo dal budget familiare. È importante analizzare il bilancio familiare, la capacità di risparmio e anche le future evoluzioni del proprio reddito.

Un consiglio potrebbe essere stilare un elenco delle spese e delle entrate periodiche (settimanali, mensili, trimestrali, annuali). Questo servirà a capire cosa si può tagliare e come vengono utilizzati i soldi.

A volte si da poco peso a certe spese che sembrano non importanti, ma tutto incide sul bilancio. Parliamo di trasporti, pranzi, colazioni al bar, acquisto riviste, supermercato ecc. Rinunciare a certi sfizi che possiamo considerare superflui (cene fuori, cinema con gli amici, cappuccino e cornetto al bar…) possono fare la differenza e stilare un elenco può aiutare.

Poi ci sono le voci di spesa più “consistenti” come potrebbe essere, per chi vive in affitto, il canone. Un altro modo per risparmiare potrebbe essere utilizzare i mezzi pubblici o la bicicletta per andare al lavoro.

Le carte di credito fanno lievitare le spese, è vero, sono utili, comode da usare e vengono accettate ovunque. Un accorgimento per cercare di risparmiare è quello di ridurre il numero delle carte di credito per avere minori costi di gestione ed anche minori interessi pagati.

Un altro aspetto da considerare è la puntualità nel pagamento delle rate del mutuo. La banca infatti alla presentazione da parte di un cliente della domanda di mutuo effettua un controllo riguardante la storia creditizia del cliente.

Questo per evitare di concedere mutui a clienti che in passato sono stati insolventi nei pagamenti delle rate. I dati dei clienti che richiedono un prestito, vengono inseriti e conservati per un certo periodo di tempo dai Sic ovvero Sistemi di informazioni creditizie.

Oltre a risparmiare è importante far fruttare i propri risparmi assicurando quindi un rendimento. Il conto deposito permette ad esempio di far fruttare la liquidità che normalmente viene lasciata nel conto corrente.

Un ulteriore punto da analizzare è decidere la durata del mutuo. Sappiamo che le banche offrono mutui di varie durate: si va dai 5 ai 30 anni, in certi casi si arriva ai 40 anni.

Allungare la rata significa avere in contanti e subito un importo maggiore finanziato ma gli interessi totali pagati aumentano e di parecchio.

La scelta dipende soprattutto dalla capacità di rimborso del mutuatario e dalle proprie prospettive di reddito: una famiglia con redditi da lavoro dipendente farà sicuramente una scelta diversa dal professionista.

Ricordiamo che l’articolo 2120 del Codice Civile viene in soccorso alle famiglie che hanno difficoltà ad accantonare il denaro necessario per l’anticipo sul mutuo per l’acquisto prima casa.

È prevista infatti la possibilità, per il lavoratori di aziende con oltre 25 dipendenti, di chiedere un acconto sul trattamento di fine rapporto per l’acquisto della prima casa.

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