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Lo spread: cos'รจ e come viene calcolato

Come abbiamo già specificato parlando di tassi di riferimento,

lo spread rappresenta il guadagno per la banca che concede un mutuo.

L’aliquota varia in genere fra lo 0,50% e il 2%. Lo spread sommato al tasso interbancario di riferimento (l'Eurirs o Irs nel caso dei mutui a tasso fisso, l'Euribor nel caso dei mutui a tasso variabile) determina il tasso di interesse applicato al mutuo fisso o variabile.
Il termine spread si può tradurre nella nostra lingua come “scarto” o “margine”. In ogni caso è ormai consuetudine utilizzare questo vocabolo.

Si parte dal tasso di base (Eurirs o Euribor) e si aggiunge un ricarico, è la banca che decide quale sarà la percentuale di ricarico che sarà il suo margine di guadagno.
Lo spread serve per consentire alla banca di coprire le spese di gestione e le spese per la pratica nonché i rischi dell’operazione, poi a questo viene aggiunto un ulteriore guadagno.

Il principio è lo stesso degli scambi commerciali.
Da una parte abbiamo il commerciante (in questo caso la banca) che compra un prodotto (il denaro) ad un prezzo (il tasso di scambio interbancario) e poi lo rivende al cliente dopo averlo ricaricato di un margine di guadagno: il famoso spread appunto.

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