Applicazione Piano famiglie: come funziona

Il 21 ottobre scorso è stato annunciato dall'Abi (Associazione Bancaria Italiana), il Piano Famiglie.

Questa iniziativa prevede la sospensione per 12 mesi del pagamento delle rate per i mutuatari che si trovano in condizioni sfavorevoli come: perdita del posto di lavoro, cassaintegrazione, cessazione di attività in caso di lavoratore autonomo, morte di uno dei componenti percettore del reddito di sostegno alla famiglia.

A breve saranno disponibili i moduli di adesione per le banche e quelli di richiesta per i clienti. Coloro che faranno richiesta dovranno allegare tutta la documentazione necessaria che testimoni l'esistenza dei requisiti di cui sopra.

Dal primo gennaio prossimo e per tutto il 2010 sarà possibile presentare domanda di sospensione presso lo sportello bancario dove il mutuatario ha attivato il mutuo. La banca verificherà che il richiedente ha diritto alla sospensione delle rate del mutuo e il tutto avrà effetto a partire da febbraio.

Ci si domanda come verranno recuperate le rate non pagate.

L'ipotesi è quella di traslare le quote capitale del piano di ammortamento per un periodo analogo.

Quindi lo stop al pagamento delle rate per 12 mesi comporterà un allungamento dei pagamenti di un ulteriore anno.
Gli interessi sul debito residuo continueranno comunque a maturare anche nel periodo di sospensione del pagamento delle rate.

L'Abi sta studiando uno schema di corresponsione degli interessi per le famiglie. Il Piano famiglie non comporterà nessun costo o garanzie aggiuntive per chi ne farà richiesta.

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