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Tassi variabili ai minimi termini e spread che aumentano

I primi di marzo di quest’anno le Borse precipitavano e le Banche concedevano credito a imprese e famiglie con margini applicati ai tassi base molto più elevati. Tassi base come Euribor, Irs e Bce. E quando si parla di margini per le banche si fa riferimento allo spread che in pratica è il “guadagno” per la banca che concede il mutuo.

Oggi cosa sta succedendo?

Le azioni stanno recuperando e gli spread bancari sui mutui continuano a crescere.

Se confrontiamo le offerte di oggi con quelle di 6 mesi fa ci rendiamo conto che in generale i tassi sono inferiori, l’Euribor sta infatti sotto l’1% e che gli spread sono invece aumentati in media del 15-16% sui tassi fissi e del 10% sui tassi variabili.

Se prendiamo come riferimento un mutuo di 100mila euro a 20 anni notiamo che 6 mesi fa lo spread era in media dell’1,25% - oggi dell’1,45% per il fisso e il variabile è passato da una media dell’1,28% di sei mesi fa all’1,41% di oggi. Se poi ci riferiamo a prestiti sui 30 anni il ricarico medio è addirittura superiore.

Si può anche osservare che chi ha mantenuto spread invariati durante questi mesi avesse già i tassi più elevati del mercato: le banche si stanno allineando, ma verso l’alto, questo purtroppo a danno del cliente. 

Oggi la soglia del 2% dello spread è superata di frequente, alcuni mutuatari si sono visti applicare spread del 3% e in questi casi ricorrere ai ripari aprendo le pratiche per  la surroga.

L’ultima frontiera per avere uno sconto sullo spread è quella del “cross selling”. In pratica la banca ti dice: diventa socio comprando le mie azioni ed io in cambio ti abbasso tassi ed oneri accessori.

Lo svantaggio è che il cliente deve far fronte ad un esborso immediato per acquistare i titoli che poi andranno obbligatoriamente tenuti nel cassetto fino al termine del mutuo (questo per non perdere il diritto al tasso agevolato). Per capire se la scelta azioni in cambio di sconto sui tassi è stata conveniente bisogna aspettare la fine del mutuo, solo allora si potrà scoprire se il gioco sarà valso la candela.

Articolo del 21 settembre 2009

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