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Beneficio fiscale subordinato all’abitazione principale

Prendiamo come esempio un mutuo intestato a più soggetti, consideriamo che uno o più soggetti siano già intestatari di una prima casa e che un altro soggetto è intestatario solo dell’immobile su cui è stato erogato il mutuo.

La domanda che si pone è, come andranno considerati gli interessi ai fini delle agevolazioni fiscali?

È molto importante sottolineare che la condizione principale perché si possa beneficiare delle agevolazioni fiscali è che l’unità immobiliare acquistata attraverso l’accensione di un mutuo ipotecario sia adibita a propria abitazione principale o di un familiare.

La legge stabilisce che la proprietà di uno o più immobili oltre a quello per il quale viene contratto un mutuo ipotecario, non assume rilevanza ai fini della spettanza o meno della detrazione degli interessi passivi.

Spesso la definizione “prima casa” viene confusa con quella di abitazione principale. La prima è rilevante ai fini dell’imposta di registro.

Nel caso di cui stiamo parlando, la detrazione degli interessi passivi potrà essere suddivisa proporzionalmente tra coloro che sono contemporaneamente cointestatari del mutuo e comproprietari dell’immobile.

Requisito indispensabile è che l’unità abitativa venga adibita per sé o per un proprio familiare ad abitazione principale entro un anno dall’acquisto.

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